Yohji Yamamoto al V&A

Dal 12 marzo al 10 luglio, il V&A presenta la prima mostra personale nel Regno Unito sul lavoro di Yohji Yamamoto, che copre 30 anni di carriera del Poeta del Nero, dal suo debutto a Parigi.

Alcuni dei disegni di Yamamoto sono esposti su manichini in angoli nascosti del museo, tra i tesori del V&A, creando un dialogo tra il suo lavoro e i diversi spazi in cui sono esposti. Questa idea non è completamente nuova, piuttosto una sorta di continuazione della mostra Triptych del 2005/2006. Il lavoro di Yohji Yamamoto è stato allora presentato rispettivamente alla Galleria d'Arte Moderno di Palazzo Pitti a Firenze, al Musee de la Mode et du Textile di Parigi e al MoMu di Bruxelles, esplorando il processo di ispirazione ed evidenziando il legame tra ambiente, luoghi e creazione.

Il V&A fa la differenza, però, avendo un nucleo centrale dove sono esposti oltre 60 capi sia delle collezioni femminili che maschili, così come estratti delle sfilate di Yamamoto, film - per lo più di Takeshi Kitano, performance, ma anche materiale grafico e fotografie che contestualizzano la sua carriera.

Durante tutta la sua carriera, Yohji Yamamoto ha coltivato grandi collaborazioni ed è stato noto per aver concesso ai suoi collaboratori una libertà creativa quasi totale. I cataloghi di Yamamoto sono tra i meravigliosi risultati di queste collaborazioni. Andando ben oltre i semplici look book, sono vere e proprie opere d'arte, con immagini incredibilmente innovative ma che fanno anche appello al nostro senso del tatto. I nomi più importanti del settore hanno partecipato a questi cataloghi, fin dal primo nel 1985, in particolare Marc Ascoli, Nick Knight, Peter Saville, Paolo Roversi, M/M (Parigi), Max Vadukul, Craig McDean, Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin. Ormai abbastanza rari, gli oggetti presentati alla mostra sono facsimili di alta qualità, quindi possono essere toccati e vissuti, non solo guardati.

I disegni non convenzionali di Yohji Yamamoto, con i loro tagli asimmetrici e le forme decostruite in bianco o nero, hanno cambiato completamente il volto della moda degli anni Ottanta, dove regnavano capi attenti al corpo e colori fluorescenti. Ha anche esplorato - e padroneggiato - l'arte di sovvertire gli stereotipi di genere, e ha persino avuto modelli femminili che presentavano la collezione A/I maschile nel 1998.

C'è tanto da dire su Yohji Yamamoto, come stilista, come artista, ma anche sull'uomo stesso, e sul suo lavoro, non solo perché rappresenta un punto di riferimento così importante nella storia della moda, ma anche per tutto quello che c'è dietro, dalle sue fonti di ispirazione alle sue collaborazioni. Insomma, che siate fan da sempre o che vogliate regalare ai vostri occhi una moda mozzafiato, l'essenza dello stile, o anche solo che siate curiosi di scoprire il lavoro di questo artista visionario, la mostra al V&A è un must.

Laurie Guillem

Yohji Yamamoto al Victoria and Albert Museum, 12 marzo-10 luglio 2011. Per ulteriori informazioni sulla mostra e sugli eventi correlati: http://www.vam.ac.uk/collections/fashion/yohji-yamamoto/index.html

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